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20 agosto 2012 1 20 /08 /agosto /2012 11:15

 

 

marina e CGILGuido Zentile - Da qualche giorno si assiste nella cronaca locale al gossip vicentino, cui vittima è la CGIL vicentina, rea di aver rifiutato l'aiuto ad un fascista.

Non avremmo voluto intervenire nella mischia, se non che nelle ultime ore si è oltrepassato il limite.

Non si comprende quale gioco politico si nasconda dietro agli attacchi di questo periodo, alla CGIL di Vicenza e alla sua segretaria. Un sindacato, la CGIL, che sta facendo un buon lavoro con la miriade di vertenze che sta seguendo in difesa dei lavoratori, e non in modo concertativo a riduzione del danno e ideologico, come qualche altra organizzazione sindacale farebbe.

Si potrebbe pensare che le testate locali si dimostrino aperte nei confronti di chi non è interessato alla difesa dei lavoratori, ma denigrano le organizzazioni sindacali o politiche che vanno contro una determinata logica del mercato, che dicono “ora basta”: i diritti dei lavoratori vanno preservati così come la produzione in Italia; basta con il finanzia-capitalismo, ritorniamo a produrre e preserviamo il lavoro nel nostro Paese, unica fonte di reddito per le famiglie.

Ancora una volta quando si vuole attaccare una certa politica, si incentivano i personaggi di turno, Grigoletto, o qualche finto bisognoso, contro quella amministrazione o quella organizzazione sindacale o politica.

Nel caso del signor Grigoletto, ci chiediamo se veramente lo stesso cercava aiuto o non si fosse rivolto alla CGIL per provocazione o mandato da qualcuno. Tant'è che fa pensare il fatto che dopo l'invito della CGIL, la notizia sia sobbalzata immediatamente nella cronaca.

Il sindacalista della CGIL si è comportato correttamente e coerentemente con il signor Grigoletto, anche se forse egli avrebbe preferito che in modo ipocrita come qualcuno usa, avesse accettato di patrocinarlo per poi insabbiare la pratica in qualche cassetto.

L'etica di una organizzazione e la sua corretta applicazione non deve essere condannata, anzi dovrebbe essere difesa. Non è questione di vetero o “vetero comunismo”, ma di non negazione della storia, anche perché i “vetero comunisti” si sarebbero comportati più incisivamente. Chi sceglie una determinata strada condividendone gli ideali dovrebbe rivolgersi alle organizzazioni sindacali di riferimento, per esempio l'UGL della ex Polverini.

La CGIL non è un semplice sindacato è una confederazione sindacale nata su determinati valori che vanno contro una logica di destra. Nella storia non si può dimenticare di come i fascisti e la loro organizzazione, si siano comportati con le loro vittime, anche sindacalisti della CGIL, rei di essere contro un regime, o meglio i padroni difesi dal regime fascista, tanto sociale quanto dalla parte del padronato, basti pensare alle retate della milizia fascista contro i lavoratori in sciopero e i sindacalisti che li difendevano.

Grigoletto forse doveva riflettere su questo visto che qualche anno fa dice di essere stato iscritto alla CGIL e quindi ne doveva conoscere lo statuto!

Ciò nonostante il punto è un altro, e sarebbe ora di finirla con questi attacchi personali e immotivati contro la CGIL e la segretaria Marina Bergamin, con questa bassa politica da “Seconda Repubblica” che porta più danni che benefici ai lavoratori e alle famiglie italiane, e che a quanto sembra qualcuno non riesce a rinunciare.

 

*Segretario Circolo PRC-FdS “Carlo Giuliani” Vicenza nordest

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