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8 ottobre 2012 1 08 /10 /ottobre /2012 19:23

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

 

NONA LEGISLATURA

 

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA N.

 

 

SE SEI UNA DONNA CELIACA DEVI MANGIARE MENO. LA GIUNTA RISOLVA IMMEDIATAMENTE QUESTA PALESE DISCRIMINAZIONE A DANNO DELLE AMMALATE DI CELIACHIA

 

Presentata il 7 ottobre 2012 dal cons. Pettenò

 

Premesso che:

  • il D.M. Sanità 8 giugno 2001, “Assistenza Sanitaria Integrativa relativa ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare”qualifica la dispensazione di dietetici senza glutine a persone affette da celiachia Livello Essenziale d’Assistenza (LEA);

  • la L.R. 8 novembre 2008 n. 15 recante “Interventi a favore dei soggetti affetti da celiachia” ha introdotto prestazioni aggiuntive con onere a carico del Servizio Sanitario Regionale prevedendo, relativamente alla dispensazione dei dietetici senza glutine attraverso buoni acquisto o altri documenti di credito, i seguenti tetti di spesa per fascia d’età:

    • per la fascia di età compresa tra 6 mesi e 1 anno: € 50,00;

    • per la fascia di età compresa tra 1 e 3 anni: € 70,00;

    • per la fascia di età compresa tra 3 e 6 anni: € 100,00;

    • per la fascia di età compresa tra 6 e 10 anni: € 105,00;

    • per età superiore ai 10 anni: € 140,00;

 

dato che:

  • con deliberazione n. 991 del 05 giugno 2012 la Giunta regionale ha previsto una riduzione dei suddetti contributi per l’acquisto dei prodotti dietetici per celiaci, nonostante tali prodotti abbiano subito negli anni un aumento del prezzo;

  • si passa così, da 50 a 45 euro, per fascia di età compresa tra i 6 mesi – 1 anno, da 70 a 62 per fascia di età compresa tra 1 anno e 3,5 anni, da 100 a 94 per fascia di età fino ai 10 anni e da 140 a 99 per gli adulti femmine, mentre per gli adulti maschi il contributo rimane di 140 euro;

 

visto che:

  • questa riduzione è giustificata, a detta della Giunta, da un significativo incremento del numero dei celiaci, conseguentemente anche l’onere finanziario sostenuto dal Servizio Sanitario Regionale per la dispensazione dei dietetici senza glutine registra un aumento: per l’anno 2012 il maggior onere finanziario a carico della Regione è stimato in € 2.500.000;

  • tale “esoso” aumento è causato dalla “maggior spesa prevista per le donne nell’età adulta, che rappresentano circa il 60% della popolazione con morbo celiaco assistita in ambito regionale” (cit.);

  • nel Bilancio di Previsione per l'esercizio finanziario 2012 e pluriennale 2012 - 2014 non si prevede alcuno stanziamento a copertura finanziaria della legge regionale succitata;

 

ritenuto che:

  • la suddetta deliberazione ponga una sostanziale discriminazione tra maschi e femmine, come se le donne fossero persone di serie B, per cui devono consumare meno prodotti alimentari, con meno valori calorici nutrizionali, rifacendosi ad una vecchia logica per cui le donne hanno bisogno di un apporto calorico inferiore rispetto ai maschi, dovendo esse occuparsi di mansioni da “sesso debole” e quindi teoricamente, meno faticose;

  • questa tesi aberrante rimane unicamente nei vecchi manuali di dietetica, a cui la Giunta purtroppo continua ad affidarsi, nonostante l’evoluzione del mercato del lavoro e della distribuzione dei carichi anche famigliari, tra i sessi;

 

ciò premesso il sottoscritto consigliere chiede alla Giunta di rettificare la deliberazione n. 991 del 05 giugno 2012, riportando la parità della contribuzione maschi-femmine affetti da celiachia dai 10 anni all’età adulta. 

 

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