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5 ottobre 2012 5 05 /10 /ottobre /2012 17:54

Irene Rui e Antonella Zarantonello*- La Deliberazione della Giunta Regionale Veneto, N. 991 del 05 giugno 2012 in materia sanità e igiene pubblica, prevede, modificando la Deliberazione regionale n. 1047 del 21 aprile 2009, una riduzione dei contributi per l’acquisto dei prodotti dietetici per celiaci (prodotti che nel frattempo hanno subito un aumento del prezzo). Si passa infatti, da 50.00 a 45.00 Euro, per fascia di età compresa tra i 6 mesi – 1 anno, da 70.00 a 62.00 per fascia di età compresa tra 1 anno – 3.5 anni, da 100.00 a 94.00 per fascia di età fino ai 10 anni e da 140.00 a 99.00 per gli adulti femmine. Si femmine, poiché per gli adulti maschi il contributo rimane di 140.00 euro. Non prevede, un contributo dai 10 anni all’età adulta. La deliberazione regionale pone una pregiudiziale differenza tra maschi e femmine, come se le donne fossero persone di serie B, per cui devono consumare meno prodotti alimentari, con meno valori calorici nutrizionali, rifacendosi ad una vecchia logica per cui le donne hanno bisogno di un apporto calorico inferiore rispetto ai maschi, dovendo esse occuparsi di mansioni da “sesso debole” e quindi teoricamente, meno faticose. Logica che l'evoluzione del mercato del lavoro e della distribuzione dei carichi anche famigliari, tra i sessi, nel ventunesimo secolo è stata superata, tranne che per i vecchi manuali di dietetica. Una differenza che offende noi donne. Si chiede per tanto che l'assessore alle politiche di genere, Maria Luisa Coppola si faccia carico, affinché la Giunta Regionale deliberi una rettifica della tabella riportando la parità della contribuzione maschi-femmine e preveda un contributo dai 10 anni all’età adulta. *Forum delle donne di Rifondazione Comunista-FdS di Vicenza e responsabile provinciale dipartimento sociale, sanità e disabilità PRC-FdS di Vicenza

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