Sono il Circolo PRC-FdS di Torri di Quartesolo (VI). Sono nato il 25 settembre 2011, da un gruppo di compagni indignati, che si prefigono di cambiare lo stato delle cose atuali. Il mio scopo è di farmi portavoce delle vertenze dei movimenti cittadini che riguardano il territorio nord-est vicentino, (Quinto Vicentino, Monticello ConteOtto, Longare, Grumolo delle Abadesse, Caldogno, Bolzano Vicentino, Camisano Vicentino). Affronto tematiche in campo ambientale e sociale e faccio mie le lotte per
Vicenza, 26 novembre 2009
Oggi i lavoratori dell'Alcoa, azienda dell'alluminio la cui chiusura è stata decisa in USA, sono a Roma per rivendicare il primo diritto costituzionale al lavoro. La cronaca ci informa che
ci sono stati tafferugli con la polizia e che un lavoratore è svenuto, colpito da una manganellata. Noi comunisti esprimiamo la nostra ferma, totale e completa solidarietà ai avoratori
dell'Alcoa e a tutti quelli che stanno lottando in difesa dei posti di lavoro. La nostra è una solidarietà senza se e senza ma. Non è possibile, in un paese democratico, quale è (o era) l'Italia,
che la crisi venga pagata soprattutto da
chi lavora e non da chi l'ha provocata. Riteniamo che sia indegno anche solo tentare di reprimere con la forza la giusta protesta di chi sta difendendo il diritto al lavoro e, con esso, la
Costituzione e la democrazia del Paese. La crisi non si risolve con la diminuzione dell'occupazione e la distruzione dei posti di lavoro. In questa maniera si aggravano solo le prospettive di
vita di ogni cittadino e si distruggono le condizioni per la ripresa economica e industriale del paese. I lavoratori dell'Alcoa, come quelli che stanno lottando in ogni parte d'Italia, non
chiedono né assistenza né elemosine. Chiedono unicamente di poter lavorare ed esigono che siano i padroni, una volta tanto, a fare qualche sacrificio. Non possiamo più permettere di garantire
profitti a chi è stato ed è complice della crisi e licenziare chi vuole lavorare. Siamo convinti che la prima emergenza in Italia sia il lavoro e non il salvataggio di Berlusconi dai processi e
da eventuali condanne. Non è più tempo di bizantinismi né di ambiguità o sottili distinguo. Noi comunisti siamo, come sempre, dalla parte di chi lotta e chiediamo con tutta la nostra forza che
venga data, a chi chiede con dignità di potersi guadagnare il proprio futuro, l'unica risposta seria e concreta: il mantenimento del posto di lavoro. Il lavoro e i lavoratori devono tornare ad
essere al centro dell'azione politica delle forze democratiche del nostro paese. Per questo il 5 dicembre manifesteremo a Roma con i simboli del lavoro, i nostri simboli.
Ora e sempre dalla parte dei lavoratori!
Federazione della sinistra - coordinamento PdCI-PRC della
provincia di Vicenza