Sono il Circolo PRC-FdS di Torri di Quartesolo (VI). Sono nato il 25 settembre 2011, da un gruppo di compagni indignati, che si prefigono di cambiare lo stato delle cose atuali. Il mio scopo è di farmi portavoce delle vertenze dei movimenti cittadini che riguardano il territorio nord-est vicentino, (Quinto Vicentino, Monticello ConteOtto, Longare, Grumolo delle Abadesse, Caldogno, Bolzano Vicentino, Camisano Vicentino). Affronto tematiche in campo ambientale e sociale e faccio mie le lotte per
Anche oggi "Il Giornale di Vicenza" mette in risalto la questione TAV.
Siamo d'accordo con il Sindaco Variati dove afferma che Vicenza non è un piccolo villaggio, ma una città al centro di un importante polo industriale regionale e nazionale, e per questo non può rimanere isolata dalla fermata dei treni nazionali e internazionali, considerando altresì, e qui noi aggiungiamo, che il trasporto ferroviario è il mezzo di trasporto pubblico, alla portata di tutti, sul quale si dovrà maggiormente investire.
Dire questo, però, non significa che la TAV sia utile a Vicenza e all'Italia, se non per gli utili che ne ricaverebbero le società e le grandi imprese coinvolte in un colossale giro d'affari, che vede sperperare risorse pubbliche a scapito della rete storica esistente, la quale, in particolare per le ferrovie secondarie, andrebbe adeguatamente potenziata (e spazi e modalità ce ne sarebbero), e non lasciata progressivamente abbandonata all'assalto al treno da parte dell'utenza.
La TAV (o TAC) non è utile, nè alle nostre piccole imprese locali, che sono parte del nostro territorio, e non sono delocalizzate, nè ai lavoratori, nè alla gente comune, essendo i costi, una volta che fosse eventualmente realizzata ed ultimata, troppo alti e onerosi per chi usa il treno come mezzo di trasporto per le lunghe e medie percorrenze.
Se facciamo una valutazione ambientale-economica ci accorgiamo (e non è necessario essere dei grandi economisti per capirlo) che i costi sono maggiori dei benefici, in particolare per il forte danno ambientale che ne comporterebbe. La tutela e il rispetto dell'ambiente, e del territorio, che ci sono stati regalati sani e puliti, è strettamente collegata alla nostra vita e alla nostra salute. L'alluvione del novembre scorso ce la ricorderemo, ci sarà utile come testimonianza, per chi lo vorrà capire, che le grandi o piccole opere che cementificano ed impermabilizzano, feriscono in modo irreparabile l'ambiente e sono un pericolo per il territorio. Non ci sono invasi o argini rialzati che tengano.
Irene Rui
Guido Zentile