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Sono il Circolo PRC-FdS di Torri di Quartesolo (VI). Sono nato il 25 settembre 2011, da un gruppo di compagni indignati, che si prefigono di cambiare lo stato delle cose atuali. Il mio scopo è di farmi portavoce delle vertenze dei movimenti cittadini che riguardano il territorio nord-est vicentino, (Quinto Vicentino, Monticello ConteOtto, Longare, Grumolo delle Abadesse, Caldogno, Bolzano Vicentino, Camisano Vicentino). Affronto tematiche in campo ambientale e sociale e faccio mie le lotte per

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Il ritorno dei padroni delle feriere 1900, dove i padroni mandano i crumiri con la polizia contro i scioperanti

Nel mirino gli addetti alla Manutenzione di S. Lorenzo, da mesi senza stipendio. La Filt: «Assurdo»
 
Tav, la Filt-Cgil: «A Roma Trenitalia invia la polizia»
                                                                                         Una delle addette alla pulizia
                                                                                               dei treni Fotogramma

Castalda Musacchio
E' da mesi che non pagano gli stipendi. Ma non basta: perché la ditta Saes, appaltatrice delle pulizie ai treni tra i quali quelli dell'Alta velocità, risulta anche non essere in regola neppure con il versamento dei contributi previdenziali, né con l'Irpef, né con le cessioni del quinto dei lavoratori, senza contare che ha indebitamente dilapidato i Tfr delle migliaia di suoi dipendenti sparsi in tutto il Paese, fino ad essere dichiarata insolvente dal tribunale di Bari; insolvenza che si trasformerà in una prevedibile prossima dichiarazione di fallimento. E' in questo contesto che, ieri, i lavoratori in lotta - e del tutto esasperati - del comparto Manutenzione alta velocità di San Lorenzo (Roma) si sono visti arrivare nell'impianto le camionette della polizia per accompagnare altri lavoratori stranieri, molti dei quali irregolari, per adempiere ai compiti loro assegnati. «Ieri? - denuncia la Filt-Cgil Roma e Lazio - Siamo tornati improvvisamente nel secolo scorso». E dire che la vertenza in corso per la Saes - commenta la stessa Valeria Mascoli, segretaria regionale della Filt-Cgil - è «assolutamente complessa e molto complicata, ma che comunque si stava avviando ad una soluzione». Proprio ieri l'altro i delegati sindacali erano seduti insieme ai dirigenti Saes e a quelli Trenitalia al tavolo delle trattative quando i cellulari dei sindacalisti hanno cominciato a suonare. A chiamarli erano i delegati sindacali sconvolti del reparto romano per denunciare una decisione - continua Mascoli - «a dir poco sconcertante». Assunta inoltre senza che gli stessi sindacalisti, lì presenti al tavolo, sapessero assolutamente nulla.
La vertenza per la ditta Saes, come detto, è molto complicata. La ditta si occupa della manutenzione e pulizia di tutti i treni Trenitalia con appalti su tutto il territorio nazionale. Sta di fatto che la stessa, ora, è stata dichiarata insolvente dal tribunale di Bari dove ha la sede legale. Non solo: la stessa azienda - spiega Mascoli - ha venduto il proprio debito a una società di "factoring". «Nonostante tutto - continua la sindacalista Filt-Cgil - si erano avviate le trattative con Trenitalia la quale si era dimostrata comunque conciliante e proprio queste erano ormai arrivate a una fase finale. Con Trenitalia che si era assunta l'onere di pagare ai lavoratori il dovuto. Poi? L'inspiegabile decisione».
Al comparto di San Lorenzo lavorano circa 200 operai addetti alla pulizia non solo del comparto ma anche di quei "Freccia rossa" che sono il fiore all'occhiello delle Ferrovie. Sarà per questo - sottolinea la Filt - che a Roma i dirigenti delle ferrovie avranno deciso di compiere questo atto di forza. «Inspiegabile nonché assolutamente ingiustificato». Oggi la trattativa prosegue in uno stato di tensione altissimo. «I lavoratori - continua Mascoli - sono giustamente esasperati. E' da maggio che non ricevono gli stipendi. Senza contare che in molti si sono visti recapitare a casa le cartelle dell'Agenzia delle entrate per il fatto che la ditta insolvente non risulta essere in regola neppure con i contributi versati, con l'Irpef, con le cessioni del quinto. Ricorrere alla forza, utilizzare inoltre lavoratori stranieri non in regola per procedere alla manutenzione dei treni a San Lorenzo, è davvero un comportamento inammissibile».
Oggi, come detto, la trattativa proseguirà, anche se continua il braccio di ferro con Trenitalia. Sembra che, dopo una giornata trascorsa a far intervenire il Prefetto per placare gli animi e, soprattutto, a rinviare a casa la polizia con gli altri operai stranieri - la maggior parte dei quali del tutto ignari di ciò che stava accadendo - sono, infine, intervenuti persino i dirigenti aziendali che si sono detti disponibili a procedere loro alla pulizia degli impianti.
«Siamo sconvolti - aggiunge la Filt -. Senza cercare neppure il dialogo preventivo con le organizzazioni sindacali con le quali si è in trattativa continua, i vertici Trenitalia hanno inviato un dispiegamento di forze dell'ordine - concludono dal sindacato - con il solo scopo di far pulire i treni "Freccia rossa", quelli della clientela più raffinata, che, evidentemente, non deve assolutamente percepire che il Paese viaggia a due velocità!».


Liberazione 29/07/2009

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