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Sono il Circolo PRC-FdS di Torri di Quartesolo (VI). Sono nato il 25 settembre 2011, da un gruppo di compagni indignati, che si prefigono di cambiare lo stato delle cose atuali. Il mio scopo è di farmi portavoce delle vertenze dei movimenti cittadini che riguardano il territorio nord-est vicentino, (Quinto Vicentino, Monticello ConteOtto, Longare, Grumolo delle Abadesse, Caldogno, Bolzano Vicentino, Camisano Vicentino). Affronto tematiche in campo ambientale e sociale e faccio mie le lotte per

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Gli argini del Tesina sono della collettività e non solo priorità dei cacciatori.

Irene Rui e Guido Zentile - Prendiamo a pretesto la lettera apparsa su “Il Giornale di Vicenza” di oggi del cacciatore Attilio Lunardi, per rispondere a tutti i cacciatori che pensano che gli argini del Tesina siano di solamente a loro disposizione.

E' vero che c'è un cartello logoro da tempo che fa riferimento a zona di caccia, ad inizio della camminata degli argini sia a Marola sia, a Quinto e quindi si presuppone che quella dovrebbe essere un'area in cui è consentita la caccia. E' altrettanto esatto però, che gli argini del Tesina sono parte del “parco fluviale del Tesina” e del “percorso della pace” e che per regolamento provinciale e comunali sono fruibili alla comunità, così come sancito nel PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) e dai piani urbanistici comunali di Quinto e Torri di Q.lo. Conseguentemente non sono solo di priorità dei cacciatori, i quali dovrebbero stare alle regole di convivenza civile e non pericolosa con chi passeggia o cicla; come non sono proprietà di pseudo agricoli, ma anche dall'intera collettività. Facciamo altresì presente che i proprietari degli argini sono gli enti pubblici Regione, Provincia e Comuni i quali affidano agli organi competenti la manutenzione, e che il loro accatastamento è dovuto a fine di censimento del territorio e non sta a significare che il proprietario sia una entità privata. Il popolo è il proprietario di quei argini, fin tanto che non saranno venduti ai privati, e ne può fruire nel rispetto della natura come meglio crede. Le catene di cui Il signor Lunardi parla per avvalorare la sua tesi di proprietà privata, servono ad evitare che qualcuno le usi con mezzi motorizzati, ciò che nella civiltà o inciviltà odierna accade nel non rispetto della natura.

 

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