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9 giugno 2012 6 09 /06 /giugno /2012 17:30

Pietrangelo Pettenò, Presidente gruppo consiliare FdS, Renato Cardazzo Segretario Regionale Prc  -  Dal Veneto, una prima risposta di solidarietà attiva con i lavoratori e le popolazioni dei paesi dell'Emilia Romagna colpiti dal terremoto. Non ci siamo mai sottratti, nemmeno di fronte ai pelosi richiami a non strumentalizzare, dal denunciare la stretta correlazione tra il fenomeno naturale dei terremoti e le catastrofiche conseguenze sulle popolazioni, in gran parte attribuibili al modello di sviluppo e sfruttamento capitalistico del territorio.

Nelle drammatiche ore seguite alle scosse in Emilia Romagna, abbiamo appreso che a farne le spese sono stati in primo luogo i lavoratori, che hanno perso la vita in capannoni trappola di aziende e imprese nati come funghi; mentre si fa strada, con tutta evidenza, la condizione di migliaia di lavoratori e pensionati che si sono visti distruggere ciò che in una vita di sacrifici si erano riusciti a conquistare. Non ci dimentichiamo nemmeno nelle mani di chi sia stata affidata la nostra sicurezza. Abbiamo vivido il ricordo di quanti, responsabili di settore, ministri, giornalisti, esperti e studiosi, ci rassicuravano sulle stabilità e sicurezza delle aree colpite dal terremoto, proponendo tra queste persino l'individuazione dei luoghi idonei per istallare una centrale nucleare.
Ma Rifondazione Comunista non è solo un partito d'opinione.
Secondo il semplice concetto del "fare prima di parlare", Rifondazione Comunista "partito sociale", ha promosso una Rete di interventi sul territorio, di mutuo soccorso, di aiuto materiale ai ceti popolari colpiti da emergenze, di autorganizzazione delle pratiche di solidarietà.
Lo abbiamo fatto dimostrando che si poteva vendere il pane a prezzo popolare, costruendo pacchi spesa, organizzando nel territorio i Gruppi di Acquisto Popolare e spacci popolari, vendendo arance delle cooperative antimafia e dando i ricavati alle realtà operaie in lotta, aprendo spazi per lo sport popolare, per i doposcuola, con gli sportelli sociali e di assistenza per il diritto alla casa, per i disabili, contro il mobbing sui luoghi di lavoro. I giovani del nostro partito hanno costituito le Brigate di Solidarietà Attiva che abbiamo viste agire nel terremoto dell'Aquila, scavare nel fango delle alluvioni di Padova e Vicenza, nella drammatica situazione della Liguria.
Ecco perché, mentre denunciamo lo stato di degrado del territorio che ha drammatizzato gli effetti del terremoto in Emilia Romagna, possiamo annunciare i primi risultati straordinari della campagna di solidarietà attiva lanciata da Rifondazione Comunista e dalla Federazione della Sinistra del Veneto.
Stiamo contribuendo alla Cassa di Resistenza, che raccoglie fondi da utilizzare nelle situazioni più disperate, per le famiglie in maggior difficoltà. Raccogliamo risorse e prodotti per il sostegno materiale della grande mensa allestita dalle Brigate di solidarietà nel paese di Cavezzo (MO).
In tutte le nostre Federazioni e i nostri Circoli, in pochi giorni sono oramai circa 12 le tonnellate di parmigiano acquistate nelle cooperative dei paesi travolti dal terremoto, che diversamente avrebbero visto deperire o sottoposto alle iniziative speculative il loro prodotto e svanire il loro futuro lavorativo.
Una iniziativa che si sta estendendo, che vede l'adesione di gruppi di lavoratori, di semplici cittadini, e che intendiamo ulteriormente rafforzare.


PS: Per tutte queste iniziative ci si può rivolgere alle sedi provinciali di Rifondazione Comunista, della Federazione della Sinistra, oppure direttamente al Comitato regionale Veneto PRC allo 0415382383, Federazione Sinistra Veneta 0415256378

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