Giuliano Ezzelini Storti e Antonella Zarantonello* - Ci troviamo costretti a scrivere di nuovo sul fatto accaduto ieri a casa di Paolo Alberti che ha subito la visita della Guardia di Finanza solo per aver chiesto, all'assitente sociale e al Comune di Lonigo, l'applicazione di una legge.
I Comuni di Vicenza e Monticello sono recentemente stati condannati dal TAR ad accettare le richieste di integrazione di rette a cui non volevano corrispondere con la stessa modalità di Lonigo:
perché cercare di voler spendere soldi pubblici con la sconfitta annunciata in un eventuale contenzioso?
I famigliari degli anziani non autosufficienti nelle case di riposo non devono pagare le rette dei propri cari.
Assurda la scusante del Comune: diamo soldi solo agli indigenti.
Da un punto di vista etico é sicuramente pregevole quanto viene detto, ma cozza con quanto prevede la legge e noi chiediamo l'applicazione della legge.
In un momento di crisi economica, poi, é vergognoso che le famiglie si accollino spese stratosferiche per vedere garantita l'assistenza dei propri cari e che le mettono molte volte sull'astrico:
dov'è la politica a favore delle famiglie da parte Comune?
Il fatto poi che, dopo una richiesta legittima si mandino, facendo perdere ore preziose in cui la finanza potrebbe occuparsi di cose più importanti, a svolgere un controllo a casa di una famiglia
che chiede l'esercizio di un diritto le forze dell'ordine: é un chiaro intento intimidatorio ! E' francamente indegno per un pubblico amministratore.
Per questa ragione chiediamo, se non dovessero arrivare le immediate scuse e l'applicazione della legge da parte del Comune di Lonigo, le immediate dimissioni dell'Assessore al Sociale!
*Segretario Provinciale di Vicenza Rifondazione Comunista-FdS e Segretaria circolo "Catterina Martello" di Lonigo Rifondazione Comunista-FdS